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Breve itinerario alla scoperta della città delle Langhe

Se siete nelle Langhe e volete visitare una bella cittadina? Allora leggete e scoprite insieme a noi cosa vedere a Cherasco, vi stupirà!

Cherasco è una cittadina di poco meno di 10000 abitanti al limite occidentale delle Langhe vicino a Bra e a La Morra e a una ventina di chilometri da Alba. Pur essendo piccola, ha una storia molto interessante e ricca di avvenimenti  che la collegano a personaggi molto famosi e importanti. A ciò si aggiungono la bellezza dei palazzi e le molte iniziative che la rendono una meta appetibile in ogni periodo dell’anno.

La Storia

Cherasco nel 1242 fu fondata dal Vicario Imperiale di Federico II Barbarossa, Manfredi II Lancia e dal Podestà di Alba dove esisteva già un insediamento dall’epoca romana.  Nel ‘300 dopo un breve intermezzo sotto il dominio del Duca Amedeo VI di Savoia, fu conquistato da Luchino Visconti, signore Milano. Per motivi dinastici (la figlia Valentina Visconti sposò Luigi I di Francia) passò sotto il comando francese fino alla trattato di Pace di Cateau-Cambresis. Da questo momento infatti i Savoia ne prenderanno il possesso definitivo.

In seguito Cherasco ospitò la corte sabauda per alcuni anni nel ‘600 durante la peste che colpì Torino. Proprio in quegli anni nella cittadina fu firmata la pace che poneva fine alla guerra per la successione del ducato di Mantova, cui era annesso anche il vicino Monferrato.

A fine settecento invece fu conquistata dall’esercito francese comandato da un giovane Napoleone che  prese alloggio a Palazzo Salmatoris. Qui venne siglata la famosa Pace di Cherasco che ridisegnò i confini del Ducato di Savoia in favore della neo-nata Repubblica Francese.

Infine Cherasco si è guadagnato la Medaglia d’Argento al Valore Civile, per la lotta e le numerose vittime fra i suoi cittadini durante la Seconda Guerra Mondiale. Qui ci furono infatti fucilazioni di massa ed eccidi, da parte dei nazi-fascisti, nei confronti di partigiani e di chi li sosteneva durante la Resistenza.

Dopo questa breve, ma necessaria parte storica passiamo a scoprire cosa vedere a Cherasco!

Cosa vedere a Cherasco: Palazzo Salmatoris

Il primo luogo che consigliamo di vedere a Cherasco sia per importanza sia per bellezza è Palazzo Salmatoris. Questo palazzo nobiliare infatti è un bellissimo edificio affrescato del ‘600 nel cuore del centro storico. Tra le sue stanze si sono svolti gli avvenimenti più importanti della storia di Cherasco e vi fu custodita la Sacra Sindone nel 1706. A ricordare questo avvenimento c’è ancora la ‘Saletta del Silenzio’ conosciuta da allora anche come ‘Saletta della Sindone’. Fu affrescata da Sebastiano Taricco ed è ancora oggi la più bella sala del palazzo.

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Sala del Silenzio detta anche Saletta della Sindone (Credit to Matteo Marongiu)

Negli anni ’90 è stato restaurato dal Comune di Cherasco che lo ha reso un centro culturale molto importante. Qui si svolgono ogni anno mostre d’arte di livello internazionale che attirano moltissimi visitatori anche stranieri. La cosa più interessante è che spesso le mostre sono a ingresso gratuito e quindi garantiscono a tutte le tasche la visita.

Oltre alle mostre temporanee  al piano terra ci sono la ‘Sala Reviglio’, dedicata al grande pittore cheraschese Romano Reviglio, la sala che ospita il Vecchio Mulino e uno spazio dedicato ai pittori contemporanei. Questi ultimi hanno donato alcune opere alla fine delle loro mostre ospitate nel palazzo.

Palazzo Gotti di Salerano e il Museo Civico G.B. Adriani

Un altro luogo da vedere a Cherasco  si trova sempre in uno dei splendidi palazzi nobiliari del centro storico. Il Museo Civico G.B. Adriani infatti è ospitato nel Palazzo Gotti di Salerano, una delle famiglie più importanti della città.

Questo palazzo incanta i visitatori grazie all’atmosfera creata dagli splendidi affreschi dipinti da Sebastiano Taricco nel ‘600. Qui il pittore ha illustrato con molta vivacità il tema della sapienza umana in tutte le sue sfaccettature. Le scene, come era uso all’epoca, sono inserite all’interno di quadri, ovali, cornici e finte architetture da cui si affacciano putti e personaggi allegorici.

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Sala principale del Museo Civico Adriani

Non da meno sono le collezioni esposte nel  museo. Nelle varie sale infatti si racconta, attraverso oggetti di inestimabile valore, la storia di Cherasco. Dai reperti romani trovati in città, al lapidario che conserva stemmi, capitelli e decorazioni, fino a documenti e quadri tutto racconta della città e del Piemonte. Tra i tanti oggetti raccolti da Gian Battista Adriani e donati alla sua città natale ci ha sorpreso la sua collezione di monete. Ne sono esposte soltanto una parte delle oltre 12.000, ma bastano a capire il grande patrimonio custodito in questo museo. Pare infatti che sia la seconda collezione numismatica  più importante del Piemonte dopo quella di Torino.

Cosa vedere a Cherasco: il Santuario della Madonna del Popolo

Uno degli edifici che ci ha stupito di più nella nostra visita a Cherasco è il Santuario della Madonna del Popolo. Fu costruita nell’ultimo decennio del ‘600 su disegno di Sebastiano Taricco e rispecchia i canoni del barocco. In particolare ciò che la caratterizza è la facciata in mattoni che spesso si incontra nelle chiese barocche sia nelle Langhe che nel Monferrato.

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Facciata del Santuario della Madonna del Popolo (Credit to Matteo Marongiu)

Una volta ammirata la complessa bellezza della facciata caratterizzata da due ordini di colonne in cui si inseriscono nicchie e ricche trabeazioni, si può entrare. L’interno non è meno articolato, anzi. Al di sotto della grande cupola infatti si sviluppa un’articolata pianta poligonale in cui prevalgono i colori chiari del bianco e del rosa. Le molte decorazioni a stucco sono poste abilmente per coinvolgere lo sguardo del visitatore che altrimenti non alzerebbe lo sguardo. Nelle cappelle laterali infine bisogna soffermarsi ad ammirare le opere di alcuni dei più noti pittori locali dell’epoca come il già citato Sebastiano Taricco, Giancarlo Aliberti e Pietro Paolo Operti.

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Interno del Santuario (Credit to Matteo Marongiu)

Questa chiesa fu per molto tempo parte integrante del Monastero dei Padri Somaschi. A testimonianza di questa presenza oggi rimane un piccolo giardino accanto alla chiesa, dove per secoli i chierici coltivarono un orto. Oggi l’Antico orto dei Padri Somaschi è curato dal Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Torino e permette di ammirare fiori eduli e ornamentali. Il percorso è ricco di pannelli che spiegano ai meno esperti di botanica le caratteristiche delle varie specie coltivate. Può essere anche un luogo adatto per i bambini di città per scoprire piante che difficilmente potrebbero vedere dove abitano.

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L’antico Orto dei Padri somaschi (Credit to Matteo Marongiu)

Cosa vedere a Cherasco: Via Vittorio Emanuele II e i suoi monumenti

Via Vittorio Emanuele II è di certo una delle attrazioni più apprezzate dai turisti. Infatti sulla via principale ci sono alcuni dei monumenti simbolo della città.

Alle due estremità si trovano i due archi monumentali: l’Arco del Belvedere e l’Arco di Porta Narzole. L’Arco del Belvedere fu costruito nella seconda metà del ‘600 quale ex-voto dei cheraschesi alla Madonna per essere stati risparmiati dalla peste del 1630-1. Si presenta candido con tre fornici sormontati dalle statue della Madonna del  Rosario e dei santi Iffredo, Domenico, Alano e Nicola da Tolentino. Nelle due nicchie invece sono poste le statue di San Virginio e Santa Euflamia patroni di Cherasco.

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Arco del Belvedere (Credit to Matteo Marongiu)

L’Arco della Porta di Narzole era un tempo la principale via d’accesso alla città. Oggi si presenta come un arco a tre fornici con mattoni a vista e quattro colonne, ma l’idea originaria doveva essere molto diversa. Infatti a fine ‘700 si decise di costruirla a immagine e somiglianza dell’Arco del Belvedere, ma le guerre di quell’epoca  ne impedirono la conclusione.

Cosa vedere a Cherasco- Arco di Porta di Narzole-
Arco di Porta di Narzole (Credit to Matteo Marongiu)

A metà via, infine, ci sono  il Palazzo Comunale e la Torre Civica. Il Palazzo Comunale è un palazzo molto ricco di esempi architettonici e artistici che rispecchiano la vivace cultura cheraschese nei secoli. Ci sono archi gotici, fregi del quattro-cinquecento e un bell’affresco del settecento che raffigura due giovani e lo stemma del comune. Le due figure sono i fiumi Tanaro e Stura che confluiscono proprio ai piedi del colle di Cherasco. La Torre Civica invece è interessante per la presenza di un prezioso e raro lunario dipinto sulla facciata. Qui al di sopra di un bosco è rappresentata la posizione della Luna in base alle sue fasi. Sul Lato invece c’è un’elegante meridiana barocca.

Edifici non visitabili o visitabili in alcune occasioni

Cherasco ha altri edifici importanti che purtroppo non sono visitabili perché di proprietà privata o che sono visitabili solo in alcune occasioni.

Il primo di cui vogliamo parlare è il Castello Visconteo, che fu costruito da Luchino Visconti nel 1348 appena fuori le mura della città. All’epoca si presentava come una grande fortezza quadrata con ai vertici delle possenti torri e una centrale dove c’è l’entrata, oltre al grande fossato intorno. L’unica via d’accesso era il ponticello levatoio che oggi è sostituito da uno fisso. Oggi del vecchio castello rimangono tre torri del lato principale, mentre la parte posteriore fu sostituita nel ‘700 da un tipico palazzo dell’epoca.

Castello Visconteo di Cherasco-Torri quadrate-Ponticello
Castello Visconteo (Credit to Matteo Marongiu)

 

Il castello si raggiunge dall’Arco di Porta Narzole camminando lungo il viale alberato voluto da Napoleone Bonaparte e non è visitabile perché è proprietà privata.

L’altro edificio importante è la Sinagoga bellissima testimonianza della fiorente comunità ebraica che animò per secoli Cherasco. La sinagoga si trova nell’antico ghetto di Cherasco e come tutte le sinagoghe dell’epoca non ha una facciata visibile sulla strada. Un’ altra caratteristica importante è che è all’ultimo piano, in quanto per un precetto ebraico sopra al luogo di culto non può essere edificato nulla.  Al contrario della facciata la sala di preghiera è veramente ricca e sfarzosa. In Particolare il pulpito (la tevah) è sormontato da un baldacchino sorretto da quattro colonne tortili tipiche del barocco. Questo tipo di architettura si ritrova anche nelle pareti dove si fondono con le ricche decorazioni e le scritte in ebraico.

Cosa vedere a Cherasco-Sinagoga-tevah-Pulpito-barocco
Interno della Sinagoga

La sinagoga è aperta alle visite guidate gratuite solo alcuni giorni l’anno. Un altro modo per visitarla è prenotare chiamando la Fondazione De Benedetti  Cherasco 1547 Onlus che la gestisce e ne ha curato il restauro.

Cosa vedere a Cherasco: Eventi e Mercati

Oltre ai monumenti i turisti sono soliti andare a Cherasco per vedere anche i numerosi eventi che durante l’anno animano le vie e le piazze della città.

L’appuntamento più famoso e forse più apprezzato è quello con il Mercatino dell’Antiquariato, che si svolge per molti mesi l’anno alla prima domenica del mese. Qui oltre 600 espositori e venditori con i loro banchi propongono ogni tipo di oggetto d’antiquariato e da collezione. Una tappa fondamentale per gli intenditori di questo settore.

Per gli amanti della storia un altro evento importante è il Premio Cherasco Storia. Dal 1997, ogni anno alcuni autori, italiani e stranieri, di opere che trattano un tema storico vengono premiati da una giuria scelta. L’aspetto più interessante è che durante la manifestazione gli scrittori premiati si confrontano con il pubblico e gli studenti sui temi da loro trattati, cosa che non è sempre avviene in questo settore.

Un evento particolare, ma che riscuote sempre più successo, è l’Incontro Internazionale di Elicicoltura (che  ha preso il nome di Helix) arrivato alla 50° edizione. Questo appuntamento promuove innanzitutto l’allevamento delle chiocciole secondo il metodo Cherasco e fa scoprire ai tanti curiosi i moltissimi utilizzi che si possono fare con questo invertebrato. Infatti della Chiocciola “non si butta via niente”: la carne viene usata nell’alta gastronomia, la bava di lumaca nei prodotti medici e cosmetici. Gli intestini invece diventano cibo  per  altri animali, il guscio, infine, fonte di calcio, si utilizza nei prodotti ortodontici e per i massaggi.

Cosa mangiare a Cherasco: i piatti tipici

Come avrete capito Cherasco è famosa per le chiocciole e quindi spesso nei ristoranti è possibile trovare qualche piatto a base di lumache. A noi personalmente non piacciono, quindi abbiamo deciso di proporvi altri piatti tipici della zona. Partendo dall’antipasto non si può non assaggiare il vero Vitello Tonnato, un piatto famoso, ma che solo da queste parti fanno davvero bene. In alternativa si può mangiare l’ottima carne di fassone piemontese tritata al coltello. Come primi invece ottimi sono il Risotto al Barolo e il Risotto al Blu di Langa, un formaggio di capra tipico.

Di secondo ci sono sia gli arrosti che il Fritto Misto alla Piemotese, formato da 18 parti, sia salate che dolci. A proposito di dolci quello tipico di questa città sono i Baci di Cherasco che si possono trovare nell’antica Pasticceria Barbero. Questi sono dei cioccolatini a base di cioccolato fondente che inglobano delle nocciole tostate e frantumate grossolanamente. Una vera bontà!

Ora che conoscete anche cosa mangiare, ma soprattutto cosa vedere a Cherasco non vi resta che visitarla!

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Cosa vedere a Cherasco, tra arte, storia e cultura
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