Cosa vedere a Dogliani-chiesa dei SS. Quirico e Paolo-esterno

Breve itinerario alla scoperta del borgo delle Langhe dal sapore neo-gotico

Vai spesso nelle Langhe e vorresti conoscere un luogo un po’ meno famoso? Leggi l’articolo e scopri cosa vedere a Dogliani, il borgo dal sapore neo-gotico!
Dogliani è un borgo molto caratteristico delle Langhe, un po’ defilato rispetto alla Langa del Barolo (La Morra, Monforte d’Alba per citare due borghi) e la Langa del Barbaresco dove il turismo ormai è consolidato. Si trova infatti sulla strada che porta all’Alta Langa, dove le colline si fanno più aspre e boscose e quindi non troppo frequentata dagli amanti del vino. Tuttavia per chi si trova ad Alba (che si trova a circa 30 chilometri) o nei dintorni, può essere una meta interessante e particolare.

La Storia del Borgo

Dogliani ha, come tanti borghi della zona, un’origine molto antica, risalente all’età preromana, con un notevole sviluppo nei secoli della dominazione romana. Il suo nome infatti deriverebbe da Dolium, il recipiente in terracotta utilizzato per il trasporto del vino sulle navi. Ciò conferma anche il fatto che Dogliani sia da sempre legata alla produzione del vino. Successivamente alla caduta dell’Impero Romano il centro abitato si trasferì progressivamente sul colle e le sue pendici. Si dotò, inoltre, di mura e fortificazioni per proteggersi dai saccheggi delle popolazioni germaniche e saracene. In alto, sul colle, la zona del Castello e in basso il borgo fortificato.
Nel Medioevo passò sotto varie dominazioni: prima il Comune di Alba, poi ai marchesi Del Vasto e ai marchesi Busca. Poi ebbe una certa autonomia comunale con lotte tra fazioni che privilegiavano l’influenza di alcune delle potenze territoriali dell’epoca.  tra cui il Marchesato del Monferrato, quello di Saluzzo, gli Acaia e i Visconti. Nel ‘500 poi fu al centro delle lotte tra Francesi e Spagnoli che si contendevano il dominio sull’Europa.. Alla fine della guerra Dogliani fu assegnata ai Savoia che la tennero fino all’unità d’Italia.
Nell’800 che il borgo ebbe una rifioritura. Dopo secoli in cui era caduta un po’ in crisi a metà del secolo si fa strada la figura di Giovan Battista Schellino. Questo architetto rivoluzionò praticamente tutto il borgo dando nuova vita e forma ai più importanti monumenti di Dogliani con uno stile tra il neoclassico e il neogotico eclettico.
Un’altra figura molto importante legata a Dogliani fu quella di Luigi Einaudi, secondo presidente della Repubblica che è sepolto nel cimitero del borgo. A Dogliani, infatti, fondò un’azienda agricola che ancora oggi porta il suo nome.
Ora che conosci di più della sua storia, possiamo iniziare a scoprire cosa vedere a Dogliani

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Cosa vedere a Dogliani: la Chiesa dei SS. Quirico e Paolo

Quando si arriva a Dogliani uno dei primi edifici che si notano è la Chiesa dei SS. Quirico e Paolo con la sua enorme cupola. Ė in assoluto il più grande edificio realizzato da Giovan Battista Schellino per il suo borgo, pensato come un grande tempio di ispirazione classica. La sua pianta è a croce greca tutta in mattoni a vista e misura 46 metri di lunghezza per 23 di lunghezza. Ad abbellire la facciata inoltre c’è un un timpano sorretto da quattro colonne e più in alto due torri campanarie rettangolari.

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Interno della Chiesa dei SS. Quirino e Paolo (Credit to Matteo Marongiu)

L’interno è ancora più sorprendente. A sorreggere, infatti, l’enorme cupola ci sono ben 24 colonne che riprendono nell’idea il peristilio dei templi greci classici. Oltre a ciò, lungo le pareti, sono conservate numerose tele che vanno dal XVI al XIX secolo, alcune statue lignee di Antonio Brilla e una Via Crucis di Gaetano Previati. A esse negli ultimi decenni si sono aggiunte ulteriori decorazioni sulle pareti e l’abside da parte del pittore doglianese Giovanni Albesiano.

Il Palazzo Municipale e la Torre dei Cessi

Affianco alla Chiesa dei SS. Quirico e Paolo c’è il Palazzo Comunale. Questo edificio era, in origine, un antico convento dedicato alla Madonna del Carmine che intorno alla metà del ‘800 venne restaurato per diventare sede comunale. Giovan Battista Schellino aggiunse un piano e, come si può vedere ora, utilizzò una navata della chiesa del convento come portico.
Oggi ospita, oltre agli uffici comunali, anche alcune delle attrazioni più interessanti da vedere a Dogliani:

  • Il Museo Archeologico Giuseppe Gabetti che raccoglie i reperti ritrovati nel territorio di Dogliani, dalla preistoria al medioevo. L’ingresso è gratuito ed è visitabile il sabato e la domenica;
  • Il Museo Luigi Einaudi, dedicato al secondo Presidente della Repubblica che visse molti anni, nelle pause dal lavoro, nella sua azienda agricola a Dogliani. Il museo si distribuisce sui tre piani del palazzo e racconta, con il supporto di pannelli multimediali, la vita di questa figura così importante. L’ingresso è libero e possibile tutti i giorni con orari differenti;
  • La Bottega del Vino, la sede del consorzio dei produttori del Dolcetto di Dogliani Docg, che si trova nei sotterranei del palazzo. Qui si possono degustare ed acquistare le varie etichette dei produttori doglianesi.
    Torre dei Cessi-Museo Luigi Einaudi-Museo Archeologico
    Retro del Palazzo Comunale e Torre dei Cessi

Dietro al palazzo comunale si trova un’altra opera uscita dall’ingegno dello Schellino: la Torre dei Cessi. Già dal nome puoi intuire quella che era la sua funzione, cioè quella di bagno pubblico, uno dei primi in Italia. Pur avendo una funzione non troppo nobile, dal punto di vista architettonico è abbastanza interessante, con il suo stile neo-gotico con qualche elemento arabeggiante.

Cosa vedere a Dogliani: la Chiesa di San Lorenzo

Dopo aver salito una delle vie che portano nella parte alta del centro storico, dove sorgeva il castello si trova la Chiesa di San Lorenzo. Questo edificio ha una storia lunghissima, poiché venne edificata intorno all’anno mille. Certo come la si vede oggi non sembrerebbe, infatti anche qui l’architetto Schellino intervenne pesantemente. Iniziò a metà dell’800 inserendo all’interno una cappella con altare dedicata al comune. Negli anni ottanta dello stesso secolo poi alzò il campanile, dandogli forme neo-gotiche: la camera campanaria con archi ogivali, una guglia acuminata in cima e molti archetti pensili come ornamento.

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Interno della Chiesa di San Lorenzo (Credit to Matteo Marongiu)

In seguito pensò di cambiare completamente la forma della chiesa che passò da tre navate alla forma ottagonale che si può vedere ora. Questa ultima trasformazione non riuscì a vederla compiuta perché morì prima, ma il progetto fu portato avanti comunque. Per gli appassionati di architettura la chiesa è importante perché fu uno dei primi esempi italiani di utilizzo di una tecnica innovativa all’epoca: il cemento armato.

La Torre Civica e la Panchina Gigante del Belvedere

Poco lontano dalla Chiesa di San Lorenzo si arriva al Piazzale del Belvedere dove si possono vedere due dei simboli di questo borgo, uno antico e uno decisamente moderno.
Una è la Torre Civica, detta anche Torre dell’Orologio, per la presenza dei grandi quadranti che indicano l’ora. Questa torre fu innalzata nel XII secolo e dal quel momento è stata un punto di riferimento per la cittadinanza e per chi visitava Dogliani. Anche qui si può notare la mano di Schellino a cui fu affidato il restauro nel 1862.

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La Torre Civica (Credit to Matteo Marongiu)

Oltre al colore rosso a coronamento della torre si possono vedere delle merlature ghibelline. Queste furono aggiunte dall’architetto e quindi non hanno un valore storico politico come in altre parti d’Italia, ma solo decorativo.
Affianco alla torre, da qualche anno è presente una Panchina Gigante, che è diventata una meta imperdibile per molte persone di tutte le età.
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La Panchina Gigante (Credit to Matteo Marongiu)

Infatti, essendo in pieno centro storico, è facilmente raggiungibile da tutti e quindi molto affollata. Non so se avrai la voglia di aspettare il turno per una foto sulla panchina, perciò ti consigliamo di goderti il panorama dal parapetto del Belvedere.

Cosa vedere a Dogliani: L’Ingresso Monumentale del Cimitero e il Santuario della Madonna delle Grazie

Altri due interventi importanti dell’architetto Schellino da vedere a Dogliani si trovano al di fuori del centro storico. Il primo, forse quello più significativo e libero da costrizioni dovute a edifici preesistenti è l’Ingresso Monumentale del Cimitero.

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Ingresso monumentale del Cimitero

In questa opera architettonica, infatti, si vede tutta la fantasia e l’amore per il gotico del Schellino: le guglie acuminate che prendono spunto dalle chiome dei pioppi e dei cipressi e l’uso dei materiali. Il colore rosso intenso dei mattoni fatti a mano assieme al ferro battuto delle croci e dei cancelli rende tutto molto misterioso ed affascinante. All’interno del cimitero, se ti può interessare, ci sono le tombe dello Schellino e di Luigi Einaudi.
Il secondo invece si trova a due chilometri dal centro storico e si può decidere di raggiungerlo in auto o, se il caldo lo permette, a piedi. Il Santuario della Madonna delle Grazie infatti si trova sulla strada provinciale 661 preceduta da 13 Piloni del Rosario che punteggiano la salita.
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Santuario della Madonna delle Grazie

Il Santuario venne eretto per ringraziare la Madonna che avrebbe fatto piovere dopo una lunga siccità nel 1817. Negli anni venne ingrandito ed abbellito, fin quando nel 1873 intervenne Schellino con la sua creatività. Iniziò costruendo due altari laterali, poi aggiunse i due campanili laterali alla facciata e infine innalzò il cupolino con la statua della Madonna. Ad abbellire il Santuario c’è il bell’affresco della cupola del pittore monregalese Toscano, che decorò anche i 13 piloni del Rosario.

Altri luoghi importanti nel centro storico

Il centro storico di Dogliani, come abbiamo accennato in precedenza, ha mantenuto la sua struttura medievale e con essa alcuni segni di quell’epoca. Innanzitutto per entrare nel borgo si può attraversare Porta Soprana, una delle quattro antiche porte che c’erano.

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Porta Soprana

Ha un arco ogivale sormontato da un affresco che simboleggia da un lato lo stemma comunale e dall’altro quello dei Savoia. Una volta superata si entra in Via Corte, una via porticata e lastricata in porfido che conduce fino in Piazza Carlo Alberto. Qui si affacciano numerosi atelier e esposizioni di artisti locali per cui è stata soprannominata la “via dell’arte”.
Nella parte alta di Dogliani invece una testimonianza di epoca medievale è il Torrione con la Casa-Castello dei Perno. Entrambe queste strutture sono state ampliate e sopraelevate in epoca successiva, ma conservano evidenti nella parte inferiore le strutture originarie.
Ti segnalo, infine, anche la bellissima Chiesa dei Battuti, esempio eccellente del barocco piemontese. Si trova appena fuori dalle antiche mura e accoglie il visitatore appena prima che si tuffi nelle viette del centro. Al suo interno oltre alle ricche decorazioni sono conservate due preziose tele: la S. Teresa d’Avila (1757) del pittore Mallarini e La Crocifissione, nell’abside, di Pietro Cuniberti

Cosa vedere a Dogliani: eventi e fiere

Dogliani è animato durante l’anno da numerosi eventi molto variegati. Il più importante a livello nazionale è il Festival della TV e dei Nuovi Media. Questo evento nato nel 2012 ogni anno, a giugno, porta a Dogliani i protagonisti della Tv che vengono coinvolti in dibattiti molto interessanti. Si parla della televisione e del suo rapporto con i nuovi media che la influenzano e la cambiano gradualmente.
Un altro evento molto sentito è l’Antica Fiera della Ciliegia che da secoli, ogni giugno, si svolge nelle vie del centro storico. Ci sono molti espositori locali con i loro prodotti artigianali e enogastronomici, oltre alle prelibate ciliegie.
Ora che conosci cosa fare e vedere a Dogliani non ti resta che decidere quando visitarla!

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