Breve itinerario alla scoperta del bellissimo borgo medievale al centro del Roero
Sei nel Roero e ti piacciono i borghi medievali? Allora leggi e scopri con noi cosa vedere a Monticello d’Alba il bellissimo borgo del Roero!
Quando si visita il Roero non si può di certo evitare di vedere Monticello d’Alba, un borgo dalla lunghissima storia che affascina chiunque lo visiti. La parte più antica del paese si trova nella parte più alta di un colle davvero scosceso, dove le auto arrivano con un po’ di difficoltà. In alcuni punti della salita abbiamo dovuto mettere addirittura la prima! (vabbè è anche vero che abbiamo un’utilitaria!). Nonostante ciò per raggiungerla dalle Langhe e dal resto del Roero non ci vuole moltissimo tempo. Come avrai capito dalle righe precedenti il suo nome, Monticello, deriva proprio dal colle su cui sorge. Infatti per chi abitava nella vicina valle Tanaro doveva sembrare veramente un monte.
La storia del borgo
L’origine del comune probabilmente è di origine romana, in quanto nella zona quasi tutti i borghi erano già presenti in epoca imperiale.Tuttavia non sono molte le testimonianze fino al Basso Medioevo. É fattibile che la popolazione della valle si fosse già spostata nei secoli precedenti all’anno 1000 sul colle per sfuggire alle numerose scorrerie di Ungari e Saraceni. Le prime notizie certe riguardano il fatto che tra 1100 e 1200 fu uno dei possedimenti più importanti del Vescovo di Asti che all’epoca dominava la zona del Roero. Nel 1241 fu affidato alla famiglia Malabaila, una delle più ricche di Asti, sotto cui subì una terribile devastazione. Infatti nel 1250 ci fu una durissima guerra tra Asti e Alba per il dominio della zona che portò alla distruzione di Monticello.
Il borgo venne ricostruito con passaggio alla famiglia Roero nel 1376 per volere di Papa Gregorio XI. Infatti i precedenti feudatari furono cacciati da una sommossa popolare che venne appoggiata dai Roero. Il rapporto con i nuovi feudatari fu sicuramente migliore e venne regolamentata dagli statuti di buon governo e libertà che sono ancora visibili nel Castello. Il legame tra la famiglia Roero e Monticello infatti è rimasto intatto fino ai giorni nostri. Dopo i primi secoli un po’ turbolenti, quindi, il borgo non subì più grosse devastazioni e molte delle sue bellezze medievali si sono conservate intatte.
Ora che conosci un po’ della storia del borgo, possiamo iniziare a scoprire cosa vedere a Monticello d’Alba.
Cosa vedere a Monticello d’Alba: Il Castello Roero
Il simbolo e quindi l’attrazione più importante da vedere a Monticello d’Alba è sicuramente il Castello Roero. Oltre ad essere uno dei castelli meglio conservati del Piemonte è soprattutto il segno tangibile di quel legame forte tra la famiglia Roero e il borgo. Nei secoli, infatti, soprattutto dopo che la zona passò sotto i Savoia, i Roero si spostarono stabilmente a Torino, la capitale. Ciò però non impedì mai che d’estate tornassero ad abitare il castello, abbellendolo di bei giardini e di stanze decorate. Negli ultimi anni inoltre una buona parte della struttura è stata aperta dai proprietari al pubblico, nei weekend. Questo, a nostro parere, è stato un ulteriore atto di generosità dei Roero nei confronti del borgo, che grazie a ciò si riempie sempre di visitatori.
Il percorso di visita
Il Castello Roero si trova nella parte più alta del colle del borgo e per raggiungerlo bisogna salire due lunghe rampe di strada abbastanza ripide. Una volta arrivati in cima ci si trova davanti la facciata principale a cui lati ci sono due torri, una quadrata e una circolare. Al centro una scalinata conduce poi al portale d’ingresso. Qui vi era il ponte levatoio che permetteva l’ingresso direttamente al cortile interno.
Nel ‘700 invece fu ricavata una stanza, che oggi è la Sala d’Armi dove sono esposte armature e armi di tutte le epoche appartenenti alla famiglia. Sullo stesso piano poi ci sono la Cappella di Santa Barbara, ancora consacrata, il Teatrino della Frutta, un piccolo teatro per le marionette, e le cantine.
Al piano superiore, invece, c’è il piano nobile del castello. Qui si può visitare la Sala dei Quadri, con i ritratti dei personaggi più importanti della famiglia e gli stemmi delle famiglie con cui i Roero si erano uniti in matrimonio. Le stanze attigue sono la Sala del Biliardo, dove i conti assieme agli ospiti si divertivano a giocare, e la Camera da Letto a Baldacchino. In essa si possono ammirare molti oggetti interessanti della vita quotidiana dell’800. La stanza più sorprendente del Castello, a nostro avviso, è però la Galleria di Diana. Questa è una stanza settecentesca molto luminosa, tutta affrescata con figure che richiamano la Dea Diana e la caccia. Attraverso una porta si entra, infine, nel cortile interno che ha mantenuto l’aspetto che aveva nel ‘300 e dove oggi vengono organizzati concerti ed eventi culturali molto suggestivi.
Cosa vedere a Monticello d’Alba: la Chiesa di San Ponzio e dell’Immacolata Concezione
Ai piedi del Castello si sviluppa il piccolo centro storico di Monticello d’Alba. Qui a farsi notare è la Chiesa di San Ponzio e dell’Immacolata Concezione con la sua facciata in mattoni e l’alto campanile. Proprio quest’ultimo è l’unico superstite, con le sue eleganti bifore ogivali, dell’antico Oratorio di Santa Maria in Piazza che era costruito in stile gotico-lombardo. La ricostruzione della chiesa, che nel frattempo era diventata anche sede parrocchiale, avviene nel ‘600 quando venne intitolata a San Ponzio, patrono del borgo. Nel 1718 venne ulteriormente ingrandita e si aggiunse la dedicazione all’Immacolata Concezione.
L’interno, a navata unica, è pregevolmente decorato in stile barocco, senza troppi eccessi. Nella chiesa si distribuiscono ben cinque altari. Il più interessante è quello dedicato a San Francesco, proprietà dei Conti Roero e in cui è presente la Tomba del casato. La sua struttura in stucco di pregevole fattura accoglie ben tre tele dedicate al santo di Assisi, a Sant’Agostino e a Santa Caterina d’Alessandria. Gli altri quattro altari anch’essi, ospitano tele molto interessanti che ti consigliamo di ammirare con particolare attenzione.
Cosa vedere a Monticello d’Alba: La Cappella di San Ponzio e i suoi Affreschi
A poco più di un chilometro di distanza dal centro storico c’è un altro dei luoghi che ti consigliamo di vedere a Monticello d’Alba: la Cappella di San Ponzio. Questa chiesa antichissima, del X secolo, si trova in località Villa all’interno del cimitero, là dove all’epoca c’era il borgo. Infatti fino al XII secolo, la chiesa era la parrocchia. Nei secoli successivi la sua lunghezza fu accorciata e fu costruita una nuova facciata abbastanza anonima. Tuttavia ai lati si possono ancora vedere tratti di muratura originari che alternano file di mattoni a corsi di ciottoli di fiume messi a spina di pesce.
È l’interno, però, il motivo per cui ti consigliamo di andarci. Lì infatti potrai ammirare gli affreschi più antichi del territorio albese. Appena si entra si rimane catturati dall’immagine della Crocifissione, dipinta dietro all’altare, da un artista influenzato del gotico lombardo. Le figure del Cristo in croce con ai lati la Madonna e San Giovanni colpiscono per la loro compostezza ed eleganza nei gesti.
Alla destra dell’altare invece si scorge la figura di San Ponzio, dipinta probabilmente tra X e XI secolo. Il santo, di origine africana, è raffigurato con carnagione scura mentre mostra un’ostia consacrata e un libro chiuso. Al fianco c’è una figura, probabilmente San Benedetto i cui monaci erano molto presenti nella zona.
A sinistra dell’altare invece è raffigurato Sant’Eligio, protettore dei fabbri dei maniscalchi e degli orologiai. Infatti si vedono gli strumenti utilizzati da quelle categorie di lavoratori: martelletto, scatoletta per chiodi, ferro di cavallo. La Cappella fa parte del circuito “Chiese a Porte Aperte” che grazie ad un’app dedicata è accessibile ogni giorno dalle 9 alle 18.
Altri luoghi interessanti del Centro Storico
Come si è detto in precedenza il Centro Storico è molto piccolo e raccolto, tuttavia per chi ama i borghi antichi può riservare piacevoli sorprese.
E queste sono:
- l’Antica Porta Merlata che si deve superare per arrivare sulla piazzetta del borgo e che faceva parte della cinta muraria;
- il Museo Etnografico dove si possono ammirare attrezzi e fotografie antiche che permettono di capire com’era la vita nel borgo nei secoli passati. In particolare è molto interessante la parte dedicata all’allevamento dei bachi da seta, lavoro che molte famiglie contadine facevano per “arrotondare”;
- il Porticato con vista sulla valle sottostante. Un luogo fresco e rilassante da cui godersi il panorama;
- Frammenti l’opera monumentale ideata e realizzata da Valerio Berruti per riqualificare un muraglione di cemento armato che stonava con il contesto. Cento bassorilievi raffiguranti bambini e l’edera che se non potata rischia di coprirli, sono un messaggio per spronare alla cultura della protezione del bene pubblico.
Ti invitiamo, perciò, a prenderti il tuo tempo e goderti l’atmosfera che tutti gli angoli di Monticello ti possono regalare.
Ora che conosci tutti i luoghi da vedere a Monticello d’Alba non ti resta che decidere quando visitarlo