Cosa vedere e assaporare nei borghi della Langa del Barbaresco
Stai pensando di visitare le Langhe e vuoi sapere di più sulla Langa del Barbaresco? Leggi e scopri con noi cosa vedere a Neive e dintorni.
La Langa del Barbaresco è il territorio delle Langhe più orientale tra la riva destra del Tanaro e le colline dell’Astigiano. Oramai da qualche anno questa zona è divenuta per noi una meta familiare dove trascorrere momenti nella natura tra paesaggi splendidi e prodotti eccezionali. Qui si può passeggiare tra i filari di Nebbiolo o lasciare lo sguardo perdersi fino al vicino Roero, mentre si degusta un buon vino. A comporre questa piccola porzione delle Langhe, diventate dal 2014 Patrimonio Unesco, sono tre piccoli borghi: Neive, Barbaresco e Treiso. Nonostante il grande successo degli ultimi anni mantengono pressoché intatta la loro atmosfera rurale raccontata perfettamente nei libri di Fenoglio e Piccini.
Con questo articolo cercheremo, quindi, di farti scoprire i luoghi più affascinanti della Langa del Barbaresco, condendoli con qualche storia curiosa. Quindi continua a leggere e scopri con noi cosa vedere a Neive e dintorni.
Cosa vedere a Neive e dintorni: il borgo di Neive
Il nostro itinerario alla scoperta di cosa vedere a Neive e dintorni parte proprio dal centro più rinomato e famoso della zona. Neive infatti, nella sua parte antica, è un bellissimo esempio di borgo medievale arroccato sulla cima di un colle circondato da una cintura di vigneti. Basterebbero questi elementi a farti capire perché sia stato inserito nel club dei Borghi più belli d’Italia. Inoltre per gli stessi motivi ha ricevuto anche la Bandiera arancione del Touring Club.
In realtà ci sono anche altre cose che rendono Neive un borgo molto interessante. Innanzitutto il suo nome deriverebbe dalla gens Naevia, una famiglia nobile romana che aveva molti possedimenti in zona. Nel Medioevo, nonostante la vicinanza con Alba, fu,invece un importante possedimento di Asti, finché quest’ultima non fu annessa al Ducato di Savoia.
Gli edifici civili
Del florido periodo medioevale Neive conserva quasi intatto l’impianto urbanistico e soprattutto alcuni edifici importanti. Tra questi non possiamo fare a meno di citare la Torre dell’Orologio, monumento simbolo del comune e la vicina Casa-Forte dei Conti Cotti di Ceres.
Il centro storico di Neive è però animato anche da palazzi signorili di epoca successive che furono dimora delle famiglie più importanti di questo territorio. Due di questi si affacciano su Piazza Italia, il cuore settecentesco del borgo. Il primo è l’Antico Palazzo del Comune che si fa notare facilmente per il suo colore bianco, l’orologio e il grande stemma del comune. Il secondo, Palazzo Borgese, in realtà non stupisce per la bellezza delle forme, dato che la sua facciata in cotto risulta abbastanza austera. La sua particolarità sono invece le sue vecchie cantine scavate nella roccia (in piemontese “Infernot” ) che ospitano oggi la famosa Bottega dei Quattro vini. Non stiamo a dirti che qui puoi assaporare le migliori etichette della zona in un ambiente molto suggestivo.
Un altro edificio interessante che si incontra passeggiando per le vie del borgo è il Palazzo dei Conti di Castelborgo. Questa residenza signorile in stile settecentesco possiede dei bei giardini all’italiana ai quali si accede attraverso uno scenografico ingresso monumentale neoclassico.
Gli edifici religiosi
Tra le bellezze di Neive ci sono anche due chiese che si affacciano, su Piazza Negro, una bella terrazza naturale sulle colline circostanti.
La più interessante a livello architettonico è certamente la Chiesa dell’Arciconfraternita di San Michele. La sua facciata in cotto, con decorazioni barocche che si sviluppa in verticale verso la cupola e il campanile, è un vero capolavoro. A questo all’interno si aggiungono la pianta a croce greca, impreziosita da un organo del seicento, e un quadro del santo dai colori molto vivaci. Negli ultimi anni la chiesa è stata concessa alla numerosa comunità ortodossa per celebrare la messa. Quindi al suo interno potrai trovare anche le tipiche icone dorate che a nostro avviso non stonano affatto con il resto delle decorazioni.
L’altra, meno appariscente, è la Chiesa Parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo che fu ricostruita nel XVIII secolo. La sua facciata è semplice e scandita da lesene che fanno intuire la sua pianta a tre navate.L’interno è caratterizzato da numerose statue processionali di bella fattura, ma soprattutto da un interessante coro ligneo e una pala di San Pietro e Ubaldo.
Nonostante tutte le cose che vi abbiamo elencato c’è una cosa che ci piace sottolineare di Neive: la sua atmosfera tranquilla. Questa caratteristica è conservata gelosamente dai suoi abitanti e si può godere sia passeggiando sia stando seduti al tavolo di un locale.
Cosa vedere a Neive e dintorni: il borgo di Barbaresco
L’itinerario alla scoperta di cosa vedere a Neive e dintorni prosegue con il borgo che da il nome a questo angolo di Langhe: Barbaresco. Questo piccolo paese costruito sul crinale di una collina è uno degli esempi più lampanti del successo delle Langhe degli ultimi anni. Se infatti fino a qualche decennio fa molti partivano per cercare fortuna in città, molti oggi sono ritornati a coltivare viti e a produrre vino.
L’origine del suo nome risale all’epoca pre-romana, quando la valle era popolata in prevalenza da popolazioni Liguri-celte. Si pensa infatti che la collina dove ora sorge Barbaresco fosse occupata dalla Barbarica Sylva dove i fedeli si ritiravano a pregare il Dio Tanaro. Nel medioevo, come Neive, fu al centro di un’aspra contesa tra la vicina Alba e Asti, che fu vinta da quest’ultima. Barbaresco quindi rimase sotto l’influenza astigiana fino all’annessione al Ducato di Savoia a inizio ‘500. Di quel periodo rimane solamente un edificio di rilievo, l’imponente Torre Medievale, che risulta essere la più alta e massiccia del Piemonte. La sua cima permette agli amanti dei paesaggi di ammirare uno splendido panorama sulle Langhe e il Roero attraversati dal placido corso del Tanaro.
Ai piedi della torre c’è l’altro edificio degno di nota del borgo: la Chiesa di San Giovanni Battista. Questa piccola chiesetta, pur essendo in stile tardo barocco e quindi abbastanza decorata, si inserisce gradevolmente nel contesto degli edifici che la circondano.
Dove degustare e acquistare il Barbaesco DOCG
Nonostante la bellezza dei paesaggi coltivati a vite, la maggior parte delle persone che visitano Barbaresco lo fanno per degustare il Barbaresco DOCG. Le enoteche, le osterie e i ristoranti dove assaggiare questo vino eccellente, abbinato ai prodotti culinari locali, sono veramente tanti e di ottima qualità. Prima, però, di consigliartene due che abbiamo provato di persona vorremmo darti qualche dritta per riconoscere un vero Barbaresco:
- Il colore deve essere rosso granato con riflessi di arancione.
- Il profumo caratteristico del Barbaresco è etereo, gradevole, intenso, con uno squisito retrogusto di violetta o rosa. Più invecchia e più si aggiungono sentori più complessi di terra, erbe, tartufo e liquirizia.
- Il gusto è asciutto, pieno, robusto, austero ma vellutato e armonico.
- La gradazione alcolica minima complessiva deve essere almeno di 12,5°.
- Un Barbaresco deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento di almeno due anni, di cui uno in botti di rovere o di castagno.
Ora passiamo ai due luoghi che ti consigliamo di andare a degustare il Barbaresco, aiutato in ciò da personale gentile e preparato. Il primo è l’enoteca Regionale del Barbaresco che è ospitata nella bellissima cornice dell’Ex Chiesa dell’arciconfraternita di San Donato. Qui potrete trovare le più importanti etichette di Barbaresco della zona oltre all’interessante grappa di Nebbiolo. La seconda è il negozio della Società agricola cooperativa dei produttori di Barbaresco, un edificio moderno vicino alla chiesa di San Giovanni e alla Torre medievale. Qui troverete le bottiglie delle migliori annate della cantina che è considerata una delle più prestigiose della zona.
Cosa vedere a Neive e dintorni: il paese di Treiso
La terza tappa dell’ itinerario alla scoperta di cosa vedere a Neive e dintorni è il piccolo e poco battuto dai turisti paese di Treiso. Per raggiungerlo si può percorrere una strada stretta, ma panoramica, che si snoda tortuosa tra le colline coltivate a vite. Questo vi permetterà immediatamente di capire l’amore e l’impegno che mettono gli abitanti di Treiso nel mantenere in perfetto stato queste coltivazioni. Treiso infatti, rispetto a Neive e Barbaresco, ha mantenuto quasi intatto quello spirito prettamente contadino tipico delle Langhe di qualche decennio fa. Se sei amante di Beppe Fenoglio saprai che proprio qui ha ambientato le vicende di uno dei suoi libri più celebri: Una Questione privata. Lo stesso scrittore infatti amava rifugiarsi a Treiso per passare dei momenti di relax tanto che lo definì “un paese per vivere in pace”.
Il nome del paese deriverebbe da Tres, dato all’epoca dei Romani al piccolo insediamento che sorgeva sul terzo miglio da Alba della strada Magistra Langarum. Come abbiamo detto il paese non ha una storia molto importante e ciò viene rispecchiato dalla scarsità di edifici di rilievo artistico e storico. L’unico degno di nota è l’imponente Chiesa della Beata Vergine, un grande e bell’ edificio barocco che è si distacca completamente dal contesto urbano circostante. Infatti in un piccolo paese non ci si aspetterebbe di trovare una chiesa e un campanile così alti degni di una città molto più grande.
I sentieri tra le viti e le rocche dei sette fratelli
La vera ricchezza di Treiso, come avrete capito sono le colline e la sua natura. I turisti che quindi decidono di visitarlo lo fanno principalmente per i tanti percorsi e sentieri che partono dal paese per snodarsi lungo le colline e i boschi intorno. Noi ci sentiamo di consigliarti quello che raggiunge le famose Rocche dei sette Fratelli, una immensa voragine nel terreno scavata nei millenni dall’azione erosiva dell’acqua. Lo spettacolo che si vede quando ci si arriva ti assicuriamo che è veramente impressionante e quasi inaspettato. Davanti agli occhi infatti si apre un enorme anfiteatro bianco tra le colline verdi che lascia senza fiato. Non abbiamo avuto alcun dubbio nell’inserirlo nei luoghi da vedere a Neive e dintorni!
Legata al curioso nome delle Rocche dei sette fratelli c’è ovviamente una leggenda popolare. Questa narra di un prato frequentato da sette fratelli che qui si recavano a falciare l’erba. Un giorno giunta l’ora del pranzo, vennero raggiunti dalla loro sorella con un cesto che conteneva un pranzo sobrio. Era infatti venerdì e all’epoca era in uso praticare l’astinenza. I fratelli affamati e poco avvezzi alle pratiche religiose se la presero con la sorella bestemmiando. Ad un certo punto, i fratelli vennero inghiottiti in una voragine apertasi sotto i loro piedi. Si salvò soltanto la sorella, rimasta in piedi su una lingua di terra. Da quel giorno tutti conoscono quel luogo con il nome di Rocche dei sette Fratelli.
Ora che conosci tutto ciò che devi vedere a Neive e dintorni. Adesso ti rimane solo da organizzare una visita per scoprire di persona i borghi, i prodotti e gli splendidi paesaggi di questo angolo di Langhe!
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