Breve guida alla scoperta del borgo monferrino tra passato medievale e archeologia industriale
Stai pensando di visitare il Basso Monferrato? Allora leggi cosa vedere a Ozzano Monferrato e inseriscilo nel tuo itinerario
Il Basso Monferrato è ricchissimo di borghi che hanno la loro origine nel Medioevo o ancora più in là nel tempo. Ozzano Monferrato è sicuramente uno di questi grazie alla sue origini che risalgono ad alcuni secoli prima dell’anno 1000. Infatti la prima volta che viene citato in un documento è negli “Atti di Sant’Evasio” databili nel IX e X secolo. In essi si dice che gli abitanti diedero rifugio all’allora vescovo di Asti che sarebbe stato da lì a poco ucciso dai suoi nemici ariani.
Nei secoli successivi Ozzano, come tutti i territori gravitanti intorno a Casale Monferrato passarono prima sotto la giurisdizione del Vescovo di Vercelli (XI sec.) e poi del Marchesato del Monferrato (XII sec.). Di quest’ultimo quindi ne seguì le sorti con le varie dinastie che si succedettero nel marchesato (Aleramici, Paleologi e Gonzaga) fino all’arrivo dei Savoia. I pochi eventi traumatici che subì Ozzano nei secoli hanno fatto in modo che preservasse in gran parte il suo aspetto medievale. Ciò ha contribuito al raggiungimento della prestigiosa Bandiera Arancione del Touring Club.
Oltre a ciò c’è un aspetto interessante che ha reso famoso Ozzano per molti anni: la calce. Infatti per la particolare composizione geologica del suo terreno dal XVII secolo divenne uno dei maggiori siti di estrazione di calce per le costruzioni. Questa produzione aumentò sempre di più negli anni divenendo la principale industria del borgo fino a pochi decenni fa. Proprio per questo la cittadinanza tiene molto a preservare gli edifici dei cementifici come veri e propri gioielli di archeologia industriale al pari dei monumenti del centro storico.
Dopo questa breve introduzione possiamo cominciare a indicarti le cose più belle da vedere a Ozzano Monferrato.
Cosa vedere a Ozzano Monferrato: la Chiesa di San Salvatore e la Torre Campanaria
Quando abbiamo pensato a cosa vedere a Ozzano Monferrato ci è venuto immediatamente alla mente la Chiesa di San Salvatore. Infatti per noi è il simbolo indiscusso della storia di questo borgo assieme alla vicinissima Torre Campanaria. Si trovano su uno spiazzo che regala un bellissimo panorama sulle case sottostanti e le colline intorno e a ridosso della parete rocciosa.
Appena si arriva si vede la facciata della chiesa con le sue forme romaniche che lasciano spazio a elementi pre-rinascimentali. Oltre ad essi ci sono un timpano neoclassico e un portone settecentesco che si fondono molto armoniosamente con il resto della struttura. Una volta entrati all’interno si viene accolti da affreschi del XV e XVI secolo attribuibili in gran parte alla bottega di Giovanni Martino Spanzotti.
Questo artista era il più ammirato della zona grazie alla sua pittura innovativa che recepiva molte influenze provenienti dalle scuole bolognesi e milanesi.
Si può dire quindi che i cicli di affreschi presenti al suo interno siano un “unicum” per la zona monferrina sia per estensione che per raffinatezza.
Anche la Torre Campanaria con la sua collocazione risulta essere molto particolare. Addossata alla parete rocciosa e inglobata dalle mura del castello potrebbe far pensare ad una torre difensiva trasformata in campanile successivamente. E invece non è così. Ci hanno spiegato che la torre è stata costruita molto tempo prima che le mura fossero allagate fino a raggiungerla, perciò è sempre stato un campanile. Per un occhio esperto infatti è facile ammirare le decorazioni romaniche e le quattro monofore che abbelliscono la struttura in mattoni e smentiscono quell’ipotesi.
Il Castello
Poco sopra la Chiesa di San Salvatore si trova il Castello di Ozzano, costruito sulla cima della collina. La sua storia è molto lunga e pare che iniziò intorno al 800-1000 quando esisteva un maniero fortificato. La prima notizia del castello però si ha da un documento del 1200 dove si indica un castello fortificato voluto dai marchesi del Monferrato. La struttura come si può vedere oggi è il frutto di molti rimaneggiamenti avvenuti tra il XV e XIX secolo che hanno trasformato il castello in una dimora signorile.
La proprietà ad oggi è della famiglia Visconti che in alcune occasioni (le giornate di Castelli Aperti) concede la possibilità di fare visite guidate nei bei giardini che circondano il palazzo. Qui si possono vedere un giardino all’italiana, dei giardini pensili ricavati là dove esistevano delle fortificazioni e l’imponente cedro del Libano.
Se non capitassi a Ozzano Monferrato durante queste giornate puoi sempre consolarti facendo il giro lungo le mura. Presso il cancello d’entrata vedrai ciò che rimane delle mura del XV secolo con le merlature a coda di rondine. Invece sul lato Ovest, in via Rocca potrai notare la Cappella Gentilizia, mentre dal sagrato della chiesa di San Salvatore vedrai buona parte dei giardini pensili.
Sempre vicino al Castello c’è anche l’interessante Chiesetta di San Giovanni in stile neo-gotico. Questa fu costruita nel 1878 grazie alla concessione del terreno da parte della famiglia Visconti e alle offerte degli Ozzanesi. Questi ultimi infatti desideravano dedicare una chiesa al loro santo patrono così da poter celebrare la messa in suo onore la sera del 24 giugno. Da quell’anno quindi avviene lì, ogni anno, la messa della sera del 24 giugno.
Cosa vedere a Ozzano Monferrato: edifici e scorci medievali
Come abbiamo detto in precedenza Ozzano Monferrato ha mantenuto molto del suo passato di borgo fortificato medievale. L’edificio che subito balza all’occhio di chi arriva a Ozzano è Casa Bonaria-Simonetti che si affaccia su Piazza San Giovanni, l’antica piazza pubblica. Questa casa ha mantenuto pressoché intatta la sua struttura originaria dal XV quando fu costruita dalla famiglia marchigiana dei Simonetti.
Al piano terra si vedono i blocchi di pietra da cantoni e i segni dei grandi archi che caratterizzavano la parte commerciale e artigianale. Al primo piano invece c’è un terrazzo in legno molto sporgente, tipico delle costruzioni medievali, che permetteva di recuperare spazio nella parte abitativa.
Proseguendo in salita in via Battisti si incontrano altri scorci medievali del borgo: uno slargo con un pozzo circondato da piccole case rurali e uno scalone in mattoni.
Alla cima inizia Via Rocca, una strada sterrata che costeggia le mura del castello e, come abbiamo detto, permette di vedere in parte il Castello e il suo parco. Infine un altro tratto delle antiche mura medievali del borgo si possono scorgere in Via Bianco, in particolare nel primo tratto. Qui alla base di un bel palazzo con loggiato si intravede un pezzo della vecchia cinta muraria e di una torre di cortina. Infatti si possono notare le decorazioni a scaletta che caratterizzavano tutte le mura di Ozzano.
Cosa vedere a Ozzano Monferrato: l’Infernot Zavattaro
Non so se lo sai ma anche Ozzano fa parte del core zone Unesco del Monferrato degli Infernot. Gli infernot sono delle cantine scavate direttamente nella pietra da cantoni, quasi sempre al di sotto delle case. Quindi, a nostro avviso, è assolutamente interessante vedere l’Infernot Zavattaro in via IV Novembre 9.
La visita è gratuita e ad accoglierti ci sono i proprietari molto gentili che raccontano la storia dell’infernot e di come è stato costruito. L’infernot Zavattaro è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30. Spesso vengono anche organizzati eventi gastronomici in cui si può mangiare la vera cucina monferrina (puoi vedere qui gli appuntamenti). Inoltre, durante la nostra visita, abbiamo potuto comprare il dolce tipico del borgo, il Biciulant d’Ausant. Questo è un grosso biscotto a forma di torcetto che per tradizione gli Ozzanesi mangiano solo il giovedì santo, ma che ormai viene prodotto e venduto tutto l’anno.
Archeologia Industriale e il museo MiCeM
Nella zona più pianeggiante del comune, lungo la valle del Rio Fontanarola, sorge l’ ex area industriale dove si concentravano le fabbriche legate alla calce e al cemento. Qui, superata la linea ferroviaria si possono vedere le imponenti strutture delle fabbriche con gli alti camini in mattoni dei forni per il cemento. Nella zona si possono vedere anche le gallerie e i pozzi di estrazione della calce in cui per anni si addentrarono i minatori, ma anche i resti delle teleferiche che trasportavano senza sosta il materiale.
Dopo la chiusura delle miniere e delle fabbriche gli Ozzanesi hanno mantenuto vivo il ricordo di quegli anni in cui Ozzano era uno dei più importanti centri di produzione del cemento. I loro sforzi durati anni hanno portato all’apertura nel 2020 del MiCeM (Minatori e Miniere del cemento del Monferrato casalese).
Il museo ospitato nel polo ex Cementificio Rossi racconta sia la genesi della pietra calcarea che cotta permetteva di creare calce e cemento, sia la storia industriale della zona. Dall’evoluzione delle tecniche di estrazione a quelle di cottura, all’utilizzo degli utensili si riesce a capire come dei contadini si siano trasformati in minatori e operai. Noi lo abbiamo trovato un ottimo modo per ridare vita ad una fabbrica in disuso e dare notorietà a delle persone che con il loro sacrificio hanno dato lustro al loro borgo.
Ora che conosci tutto quello che c’è da vedere a Ozzano Monferrato non ti resta che decidere quando visitarlo.