Breve itinerario alla scoperta del piccolo paese del Monferrato amato da Angelo Morbelli
Siete nel Basso Monferrato e volete vedere un bel borgo? Allora leggete e scoprite cosa vedere a Rosignano Monferrato, il borgo famoso per gli infernot!
Rosignano Monferrato è un bel borgo del Basso Monferrato al centro di un triangolo immaginario formato dalle città di Asti, Casale Monferrato e Alessandria. Rosignano si sviluppa su un alto colle intorno ad una rocca su cui domina l’antico castello ed è circondata da moltissimi vigneti che rendono il panorama mozzafiato. È diventato da poco Bandiera Arancione del Touring Club Italiano ed è uno dei borghi simbolo del Monferrato degli Infernot Patrimonio Unesco dal 2014.
La Storia del Borgo
La sua storia è molto antica e inizia probabilmente già in epoca antica, infatti pare che il suo nome derivi dal gentilizio latino Rusinius con l’aggiunta del suffisso –anus. La prima attestazione conosciuta, però è del 1250 quando viene citata in un documento ufficiale.
Per molti secoli fu parte del Marchesato prima e poi del Ducato del Monferrato prima sotto i discendenti di Aleramo del Monferrato, poi sotto i Paleologi e infine sotto i Gonzaga. Soprattutto sotto i Gonzaga fu vittima di una serie di battaglie e assedi (durante la guerra dei 30 anni) che la videro saccheggiata più volte. Unica eccezione fu quella del 21 aprile 1640, quando gli Spagnoli tentarono di conquistarlo, ma i rosignanesi in netta inferiorità riuscirono a sventare l’attacco. La leggenda dice che furono spinti dal furore provocato dall’Apparizione della Madonna che ancora oggi si celebra ogni 21 aprile.
Con la pace tra Spagna e Francia e successivamente con il passaggio al Regno di Sardegna non subì più assedi e tornò a essere un tranquillo borgo di campagna. Questo suo aspetto di tranquillità unito alla bellezza dei paesaggi lo fece diventare luogo di villeggiatura estiva per molte persone benestanti, tra cui il pittore alessandrino Angelo Morbelli. Nella frazione Colma il pittore trovò dimora nella seconda metà dell’800 e qui trasse ispirazione per molti dei suoi bellissimi quadri.
Dopo questa introduzione storica siamo pronti per andare alla scoperta di cosa vedere a Rosignano Monferrato!
Cosa vedere a Rosignano Monferrato: il Centro Storico
Il centro storico di Rosignano è piccolo e si sviluppa ai piedi del Castello all’interno dello spazio che era delimitato dalle mura che lo circondavano in passato. Qui, nelle antiche vie strette che solcano la rocca, si trovano,a pochi passi l’uno dall’altro, i più importanti edifici del borgo .
In primis la Chiesa di San Vittore Martire che venne eretta come chiesa del Convento di Santa Maria del Carmine a fine ‘400. Con la soppressione di quest’ultimo nel 1653, divenne la chiesa principale del paese. La sua forma attuale si deve ai grandi interventi che subì a fine ‘800 su progetto del Mella. In particolare la facciata a bande alternate rosse e bianche e le vetrate policrome sono gli elementi che attirano più l’occhio.
Affianco c’è la Torre Civica eretta a metà ‘800 utilizzando i materiali del campanile della vicina Chiesa di Sant’Antonio, la più antica del paese di origine medievale. All’inizio la torre fu costruita vicino a quello che fu per molto tempo il palazzo comunale e possedeva una cupola. Oggi, invece, si presenta con una balconata e un grande orologio .
Scendendo verso la parte bassa di Rosignano si incontra, dove c’era una delle antiche porte del borgo fortificato. il Castello Mellana. Questo edificio non è antico (è stato costruito a inizio ‘900) e riprende i motivi architettonici del Castello del Valentino di Torino. Con la sua torre e le merlature tipiche del neo-gotico è riuscito a inserirsi perfettamente nel tessuto urbano del centro storico rosignanese.
Oggi è un bed & breakfast che regala ai suoi ospiti una bellissima atmosfera e un bel paesaggio sulle colline del Basso Monferrato.
Cosa vedere a Rosignano Monferrato: gli Infernot
L’attrazione più gettonata di Rosignano Monferrato sono i suoi Infernot. Gli infernot sono delle piccole camere sotterranee scavate a mano direttamente nella Pietra da Cantoni (la roccia tipica del Basso Monferrato) per lo più sotto le case. Questo è dovuto al fatto che esse sono utilizzate per conservare il vino in un ambiente a temperatura e umidità costante.
In questo borgo ce ne sono moltissimi e vari, per forma e collocazione. Alcuni sono visitabili con una visita guidata nei giorni di sabato e domenica da prenotare all’Info Point Turistico (tel. 377 169 3394). Tra questi ci sono i tre infernot pubblici di cui due sono collocati al di sotto del Palazzo Municipale. Uno ci ha colpito in particolare per la presenza di un oculo che doveva in origine essere l’apertura di un’antica ghiacciaia.
Nel territorio di Rosignano c’è anche un altro infernot inusuale e unico nel suo genere. Questo infatti si trova al di sotto della Chiesa della Madonna delle Grazie sulla collina adiacente a quella del centro storico. L’infernot, che è formato da due camere a livelli diversi, si raggiunge scendendo una ripida scala. Nelle camere sono presenti ripiani porta bottiglia continui sia scolpiti che in muratura e nella prima c’è addirittura una data incisa: 1897.
Anche questo infernot è visitabile durante il weekend grazie all’Associazione Madonna delle Grazie che ne cura il mantenimento e la conservazione. L’Associazione inoltre ha realizzato i restauri della chiesetta che consigliamo di visitare in quanto conserva dei bei affreschi ottocenteschi.
La Panchina Gigante n°41 Rosso Grignolino
A poche decine di metri dalla Chiesa della Madonna delle Grazie c’è la Panchina Gigante n°41 Rosso Grignolino. Per molti turisti è diventata addirittura l’attrazione più importante da vedere a Rosignano Monferrato. Certamente ha il pregio di permettere alle persone di vedere un bellissimo panorama sui vigneti e sul borgo di Cella Monte oltre che sulla stessa Rosignano.
I colori scelti sono ovviamente il rosso rubino del Grignolino prodotto su quella collina e il bianco della struttura che si ispira alla pietra da cantone. Diciamo che in questa Big Bench sono stati riassunti i valori e le tradizioni di questo borgo.
Cosa vedere a Rosignano Monferrato: i Luoghi del pittore Angelo Morbelli
Passeggiando tra le vie di Rosignano Monferrato capita inevitabilmente di imbattersi in alcuni pannelli che riproducono alcune opere di Angelo Morbelli. Il pittore divisionista infatti era solito passare molti mesi dell’anno nella sua villa nella frazione Colma e quindi per i suoi quadri si ispirava direttamente agli scorci che lo circondavano.
I pannelli sono in gran parte nel centro storico e nei pressi della sua dimora e sono posti nei punti immortalati da Morbelli. Questo permette di vedere come sia cambiato o sia rimasto identico un paesaggio o un luogo a più di cento anni.
Nella Frazione Colma si può inoltre visitare Villa Maria dove c’è lo studio-atelier dell’artista. Qui furono ospiti i migliori artisti dell’epoca tra cui Segantini, Bistolfi, Pellizza da Volpedo, Longoni e Quadrelli. Del loro passaggio restano i ritratti inseriti nei medaglioni posti sul frontone della villa.
Il Museo Contadino Diffuso
Al pari dei pannelli dedicati alle opere di Angelo Morbelli. a Rosignano Monferrato è possibile vedere un Museo Contadino Diffuso su tutto il territorio del comune. Le postazioni sono circa quaranta e mostrano alcuni degli attrezzi agricoli usati fino a poche decine di anni fa nel Monferrato. Accanto a ogni attrezzo c’è una tabella esplicativa che ne spiega l’utilizzo e un QR code per chi ne volesse sapere di più.
Abbiamo scoperto che è l’unico museo del genere nel Monferrato e uno dei più articolati nel nord Italia. In assoluto ci è piaciuto il fatto che grazie a questa iniziativa si possa camminare per il paese e scoprirne gli angoli più nascosti. Inoltre è bello vedere antiche seminatrici, torchi, attrezzature per il taglio del fieno, aratri e vecchie attrezzature che riportano alla vita contadina del passato.
Cosa vedere a Rosignano Monferrato: il Castello di Uviglie
L’ultimo consiglio su cosa vedere a Rosignano Monferrato è il Castello di Uviglie. Questo castello si trova nella frazione omonima in cima alla collina che sorge sul lato opposto della valle. Fu costruito nel XIII secolo e divenne presto una dimora nobiliare, ma fino a pochi decenni fa non ha mai fatto parte del territorio rosignanese. Anzi per secoli fu una costante minaccia per il borgo. Nella sua lunga storia si ricorda che ospitò molte personalità importanti come San Luigi Gonzaga e San Giovanni Bosco.
Il Castello è molto apprezzato dai visitatori per i suoi ampi saloni affrescati e le grandiose cantine che conservano una notevole collezione di bottiglie, alcune botti antiche e gli attrezzi del mastro bottaio. Non da meno è il parco che è stato è stato designato dalla Regione Piemonte Giardino storico di interesse botanico per la sua notevole varietà di piante anche rare.
Ora che conoscete quali sono i luoghi più interessanti da vedere a Rosignano non vi resta che visitarlo!