Breve itinerario alla scoperta del piccolo borgo del Roero a due passi da Alba
Stai per visitare Alba, ma vorresti anche visitarne i dintorni? Allora leggi e scopri cosa vedere a Santa Vittoria d’Alba, un piccolo borgo del Roero!
Santa Vittoria d’Alba è un piccolo borgo del Roero al confine con le Langhe che domina la sottostante Valle Tanaro. Mentre si guida sulla strada che collega Alba a Bra si può notare facilmente la torre del castello e la torre campanaria che svettano sulla rocca. Noi, incuriositi, ci siamo andati in una delle nostre tante gite fuori porta tra Langhe e Roero e ne siamo stati piacevolmente impressionati. Tra qualche riga capirai il motivo!
La storia del borgo
Prima però, come sempre, vogliamo raccontarti un po’ della sua storia, cosa che può aiutarti ad apprezzare meglio ciò che vedrai durante la visita. Innanzitutto perché si chiama Santa Vittoria? Ci sono due versioni della questione ed entrambe potrebbero avere un fondo di verità. La prima, e anche più logica, rimanda il nome alla presenza in zona di una forte devozione per Santa Vittoria nei primi secoli del Cristianesimo. La seconda, più suggestiva invece fa riferimento ad una non specificata vittoria dell’esercito romano sui nemici. In onore di ciò il colle dove sorge il borgo assunse il nome Victoria a cui si aggiunse in epoca cristiana l’appellativo di “sancta”.
A proposito di epoca romana, gli studiosi hanno ritrovato numerose tracce della presenza di insediamenti nel territorio comunale di Santa Vittoria in quel periodo. Devi sapere infatti che per la vicinanza di due città importanti come Alba e Pollenzo si era formata una fiorente attività di terrecotte di pregio. In particolare nella località tra il borgo odierno e la frazione Lussi, c’era un insediamento chiamato Anforianum. Qui si producevano le anfore, che dovevano contenere il vino della zona che già all’epoca era di altissima qualità.
Con la fine dell’Impero Romano Santa Vittoria ebbe un periodo di declino, ma già intorno all’anno mille ritornò ad avere una certa importanza. Infatti per la sua posizione divenne oggetto di scontri frequenti tra i comuni di Asti e Alba e per questo venne costruito un “castrum”. Nel ‘300 passò sotto il dominio dei Visconti Duchi di Milano che un secolo dopo lo concessero come feudo ad Antonio Romagnano. Il borgo rimase sotto i Romagnano fino al ‘700 quando fu concesso a Luigi Caissotti dai Savoia. Questi ultimi ne diverranno possessori diretti nello stesso secolo.
Ora sei pronto a scoprire cosa vedere a Santa Vittoria d’Alba!
Cosa vedere a Santa Vittoria d’Alba: il Castello
Come capita spesso in tanti borghi, la prima cosa da vedere a Santa Vittoria d’Alba è il Castello. Infatti è facilissimo da individuare, con la sua alta torre quadrata e merlata e in più di fronte ha un comodo parcheggio dove lasciare l’auto o la moto.
Il Castello ha una storia lunghissima che risale persino all’incirca all’anno mille, quando nella sua posizione doveva esserci già una fortificazione in legno. Nel 1207 il Comune di Alba decise di far costruire un forte munito di torre e spesse mura in mattoni che servisse per controllare la via per Bra. Questa azione fu molto contestata dal vescovo di Asti, che aveva mire su quel territorio, tanto che, come abbiamo detto, ci furono molti scontri tra le due città. Dopo circa un secolo di scontri il castello, ridotto abbastanza male, fu acquisito dai Visconti che ne ordinarono un restauro. Furono rinforzate le mura, che ancora oggi circondano il castello e fu sopraelevata la torre.
Dopo che i Visconti lo assegnarono alla famiglia Romagnano, il castello fu munito anche di ponti levatoi e pezzi di artiglieria oltre che una guarnigione armata. Con il passare dei secoli, però, iniziò un lento decadimento della struttura che diventò in gran parte inabitabile nonostante il passaggio nel ‘700 alla casa reale di Savoia.
Negli anni ‘70 del secolo scorso è stato acquistato per diventare un hotel con ristorante molto rinomato nella zona. Quindi se si vuole godere dell’atmosfera del Castello dall’interno bisogna essere ospiti della struttura.
Cosa vedere a Santa Vittoria d’Alba: la torre campanaria
Poco distante dall’entrata del Castello c’è la Torre Campanaria. Questa si trova in una posizione un po’ strana, infatti è posta sul dirupo che domina la valle e non vicino ad una chiesa o ad un palazzo.
La spiegazione è molto semplice: la torre sorse, durante il restauro delle fortificazioni volute dai Visconti, per controllare quel lato della rocca che non poteva essere vista dalla torre del castello.
Nei secoli poi assunse anche varie altre funzioni come punto d’incontro per la stipula di contratti o annuncio di importanti decisioni per la comunità. Con l’aggiunta delle campane, fu utilizzata anche per avvisare le persone dello scoppio di incendi nel borgo oltre che per annunciare le funzioni liturgiche.
Oggi la si nota per la sua forma quadrata e il grande orologio, collegato alle campane, garantisce il rintocco delle ore. Su una delle facciate inoltre si può vedere anche una vecchia meridiana ormai quasi cancellata dal tempo, probabilmente disegnata molto tempo prima dell’arrivo dell’orologio meccanico. Dalla sua base si può vedere un ottimo panorama sulla valle Tanaro e le colline delle Langhe.
Cosa vedere a Santa Vittoria d’Alba: la chiesa della Confraternita di San Francesco
Alla parte opposta del borgo c’è il vero motivo per cui abbiamo deciso di visitare Santa Vittoria: la Chiesa della Confraternita di San Francesco. Infatti, da appassionati d’arte come siamo, avevamo sentito parlare del ciclo di affreschi che contiene e ci siamo informati di come poterlo ammirare. Abbiamo scoperto che grazie all’App “Chiese a Porte Aperte” è accessibile ogni giorno dalle 9 alle 18. Infatti si può prenotare l’orario di entrata e una volta arrivati grazie ad un Qr code si apre automaticamente la porta d’entrata. Una volta dentro si sceglie la propria lingua e inizia una spiegazione degli affreschi e della storia della chiesa. Noi lo abbiamo trovato un modo interessante per permettere la fruizione di un bene così bello che altrimenti rimarrebbe spesso chiuso.
L’esterno è abbastanza semplice e se non ci fosse un cartello difficilmente si capirebbe che è una chiesa. L’interno invece è veramente molto bello. Il ciclo di affreschi che racconta per immagini le storie della Passione di Cristo infatti è disposto lungo le pareti e copre ben 34 metri. Si è quindi letteralmente avvolti dalle scene.
A noi hanno colpito in particolare la scena della Crocifissione e quella della Lavanda dei Piedi. Purtroppo non si sa ancora di chi sia l’autore delle opere, ma è presumibile che sia di scuola provenzale e abbia operato nella chiesa verso la fine del ‘400.
La chiesa di San Rocco
Un’altra Chiesa che si può vedere a Santa Vittoria d’Alba grazie all’App “Chiese a Porte Aperte” è la Chiesa di San Rocco. Questa piccola cappella si trova poco più in basso della Confraternita di San Francesco nella zona in cui c’era l’antico cimitero del borgo. Fu costruita nel ‘700 al posto dell’antica parrocchiale di Santa Vittoria. L’esterno è molto semplice con mattoni a vista.
L’interno invece è tutto decorato con affreschi trompe d’oeil che danno un tocco di colore interessante. Qui si possono vedere due camere tombali della famiglia feudataria dei Romagnano che furono salvate dall’abbattimento della vecchia chiesa oltre ad una mostra permanente.Quest’ultima è dedicata all’illustre cittadino del borgo Carlo Giuseppe Bertero che fu medico, botanico e fisico.
Cosa vedere a Santa Vittoria d’Alba: la Chiesa della Beata Assunta
A livello Santa Vittoria ha un altro luogo che potrebbe interessarti e che a nostro avviso merita una visita: la Chiesa della Beata Assunta. L’attuale parrocchia del paese infatti conserva al suo interno un’opera molto importante che un tempo si trovava nella Confraternita di San Francesco. Questa è una pala d’altare attribuita a Macrino d’Alba e alla sua bottega che raffigura la Madonna con bambino con San Francesco e Santa Vittoria. Nella fascia sottostante inoltre sono raffigurati anche i quattro evangelisti.
L’opera è un ottimo esempio dell’ottima qualità della pittura locale tra il ‘400 e il ‘500.
Nella chiesa inoltre si possono trovare altre opere di pregio come le pitture della volta e della lunetta di fondo del pittore monregalese Antonio Vinay e l’altare principale. Questo tutto di marmo intarsiato precede lo splendido coro ligneo che occupa tutto il presbiterio.
Il Turriglio: un monumento direttamente dall’epoca romana
Come ultimo luogo da vedere a Santa Vittoria d’Alba abbiamo deciso di indicarti il Turriglio. Questo reperto di epoca romana si trova nella Frazione Cinzano, più precisamente sulla strada che porta alla stazione ferroviaria di Santa Vittoria. In passato qui si incrociavano due strade fondamentali quella che univa Asti con Pollenzo e quella che univa Alba con il Cuneese.
Già dal nome puoi intuire che ha la forma di una torre circolare o almeno quello che ne rimane fa intuire ciò. Ci sono due ipotesi su quale fosse la sua funzione:
- La prima ipotesi lo identifica come un’edicola o un tempietto dedicato a una musa;
- Secondo altri studiosi invece sarebbe un monumento celebrativo dedicato alla vittoria del Generale Gaio Mario sui Cimbri ei Teutoni nel 101 a.C. Questa ipotesi probabilmente si collegherebbe anche alla nascita del toponimo Victoria del Colle dove sorge il borgo.
Qualunque sia stata la sua funzione questo monumento è un chiaro segno della forte presenza romana nella zona.
Ora che conosci cosa vedere a Santa Vittoria d’Alba inseriscila nel tuo prossimo itinerario nei dintorni di Alba