Breve guida alla scoperta delle bellezze del capoluogo della Valle d’Aosta
Farai una vacanza in Valle d’Aosta, ma non sai se visitare anche il suo capoluogo? Continua a leggere e scopri cosa vedere ad Aosta in un giorno!
Come tanti, anche noi abbiamo visitato più volte la Valle d’Aosta per divertirci sulle piste da sci in inverno e immergerci nella natura d’estate. Molto spesso prendevamo come riferimento Aosta soltanto come il casello autostradale, guardandola da lontano con occhi distratti. Solamente negli ultimi anni, grazie anche ai racconti di amici e agli articoli di altri blogger, abbiamo deciso di approfondire la conoscenza di questa città.
Aosta ci ha realmente sorpreso per l’enorme patrimonio archeologico che possiede e che negli ultimi anni sta cercando di valorizzare al meglio. La città ha un passato molto importante i cui segni risalgono persino al 3000 a.C. quando la zona era abitata da popolazioni di cultura megalitica. I resti più evidenti e facili da individuare in città, però, sono quelli dell’epoca romana, quando era un’importante centro sulla via delle Gallie. L’imperatore Augusto, infatti, volle al centro della valle una città fortificata sul modello dell’accampamento romano per avere il controllo degli importanti passi alpini.
In seguito, nonostante la caduta dell’impero, la città rimase un punto di riferimento per tutto il territorio circostante anche nei secoli successivi. Divenne infatti già nel IV secolo d.C sede vescovile e poi, dopo qualche secolo, tappa fondamentale per i pellegrini che percorrevano la via Francigena. Aosta, infine, all’inizio del secondo millennio, passò sotto il controllo della Contea di Savoia di cui seguì le sorti fino all’Unità d’Italia.
Dopo questa breve introduzione possiamo iniziare il nostro giro alla scoperta di cosa vedere ad Aosta in un giorno. Continua a leggere.
Cosa vedere ad Aosta in un giorno: i monumenti romani
Aosta, come si è detto, ha mantenuto chiari i segni della sua origine romana sia nella struttura urbana che nei numerosi monumenti presenti nel centro. E quindi abbiamo deciso di iniziare il nostro itinerario alla scoperta di cosa vedere ad Aosta in un giorno proprio da loro.
L’arco di Augusto
Solitamente arrivando ad Aosta il primo monumento che si incontra è l’Arco di Augusto. Fu costruito nel 25 a.C.per celebrare la vittoria dei Romani sulla popolazione dei Salassi che abitava la zona. L’arco ha un unico fornice ed decorato con semi-colonne corinzie e una trabeazione dorica. La cosa che si nota di più, però, è il tetto in ardesia che è decisamente inusuale rispetto ai classici archi trionfali romani. Infatti l’aggiunta del tetto fu decisa soltanto nel ‘700 quando la struttura rischiava il crollo a causa delle infiltrazioni d’acqua. Un altro aspetto curioso legato a questo monumento è che nei secoli fu utilizzato nei modi più svariati. In particolare nel medioevo fu meta di processioni, dimora di una nobile famiglia e infine anche un piccolo forte destinato ai balestrieri.
La Porta Pretoria
Proseguendo verso il centro di Aosta ci si imbatte nella Porta Pretoria. Ultima superstite delle quattro porte che permettevano l’accesso alla città romana, è ancora oggi in buonissimo stato di conservazione. La sua struttura è formata da due serie di tre archi, uno più grande al centro e due più piccoli ai lati. Come si può dedurre, gli archi centrali erano destinati al passaggio dei carri, mentre quelli laterali ai pedoni. Inoltre se si guarda in alto si possono notare ancora i camminatoi dove stavano le sentinelle che controllavano gli accessi alla città. Sul lato meridionale, invece, si vede una delle due torri difensive rettangolari che affiancavano la porta e che oggi ospita l’Ufficio del Turismo. Se cerchi informazioni sulla città e sulle località limitrofe questo è il posto giusto.
Il Teatro Romano
A poche decine di metri da Porta Pretoria si incontra quello che è considerato il simbolo di Aosta: il Teatro Romano. Man mano che ci si avvicina ci si accorge della mole che doveva avere all’epoca della sua costruzione. La sua superficie era di 81 metri di larghezza e 64 di lunghezza per un’altezza che doveva superare abbondantemente i 20 metri. La sua cavea poteva ospitare tra i 3500 e i 3400 spettatori ed era contenuta all’interno di un recinto rettangolare di cui rimane imponente la parete meridionale. Secondo gli esperti doveva possedere anche una copertura che permetteva agli spettatori di godere degli spettacoli anche nei giorni di maltempo.
Questo spazio suggestivo, negli ultimi anni, è tornato nuovamente ad ospitare numerosi spettacoli, concerti e, nelle vacanze natalizie, i colorati mercatini di natale.
L’entrata è a pagamento, ma con un biglietto cumulativo, al prezzo molto conveniente di 7 euro, si possono visitare anche:
- il Criptoportico forense;
- il Museo Archeologico della Valle d’Aosta;
- il sito archeologico di San Lorenzo;
Il Criptoportico Forense
Un luogo che ci ha stupito e che non abbiamo avuto dubbi nell’inserire tra le cose da vedere ad Aosta è il Criptoportico Forense. Questo percorso seminterrato a ferro di cavallo quadrangolare, è costituito da un doppio corridoio con volte a botte sostenute da robusti pilastri di tufo. Non si sa quale fosse la sua funzione principale, ma probabilmente doveva essere un deambultorio che circondava l’area sacra dell’antico foro di Aosta. Ad oggi, grazie ai restauri, si può godere benissimo, passeggiandovi, dell’atmosfera creata dalla luce soffusa che illumina la pietra grezza. La visita non è lunghissima, ma permette di ammirare la perfezione delle volte a botte e dei grandi pilastri che sostengono la fila di archi nel mezzo.
Museo Archeologico Regionale della Valle d’Aosta
Dopo la visita al Teatro e al Criptoportico Forense ti consigliamo vivamente di andare a scoprire il Museo Archeologico Regionale della Valle d’Aosta. Il palazzo che lo ospita è stato costruito nell’area dell’antica Porta Principalis Sinistra, una delle 4 porte che permettevano di accedere alla città. I resti della porta sono stati scavati e resi fruibili proprio nel percorso museale e basterebbero già essi a giustificare la visita al museo. In realtà tutta l’esposizione è molto interessante e di facile fruizione grazie all’allestimento cronologico e per aree tematiche. Infatti il percorso inizia con i reperti preistorici per poi proseguire con quelli romani e alto-medievali provenienti da tutta la Valle d’Aosta.
Inoltre abbiamo trovato molto efficaci due caratteristiche del museo; la prima è la presenza di ricostruzioni di alcuni ambienti, come un thermopolium, che facilitano al visitatore la comprensione dell’utilizzo dei vari oggetti; la seconda è la possibilità per i non vedenti di avere a disposizione delle copie dei reperti per esperienze tattili, e le didascalie in braille.
Per gli amanti della numismatica c’è anche una notevole collezione di monete che vanno dall’età greca fino al periodo sabaudo. Noi abbiamo trovato interessantissime le monete celtiche, galliche e padane che non avevamo mai avuto l’occasione di vedere dal vero.
Cosa vedere ad Aosta: Bourg Saint Ours
Un’altra zona molto interessante da vedere ad Aosta è il Bourg Saint Ours (il quartiere di Sant’Orso). Qui ci sono i luoghi, appena fuori dalle antiche mura, dove i primi cristiani della città professavano il loro culto sui resti di una necropoli.
La Collegiata di Sant’Orso
Ad oggi ad attirare i visitatori in questo piccolo quartiere è in particolare la Collegiata di Sant’Orso. Questo complesso religioso, a livello artistico e storico, è uno dei più importanti di tutta la valle. All’esterno, appena si arriva si nota il campanile romanico che dall’alto domina la piccola piazza. La facciata della chiesa ha invece elementi tardo-gotici come il portale a ogiva, la ghimberga di terra cotta e l’alto pinnacolo.
Anche l’interno è caratterizzato da un’architettura tardogotica, anche se si possono notare elementi di epoche precedenti e barocchi. Sicuramente da guardare attentamente sono gli affreschi del XI secolo, posti tra le volte e il tetto, e il mosaico del XII secolo. Quest’ultimo è stato riportato alla luce solamente pochi anni fa e si caratterizza per avere gli spigoli disposti secondo i punti cardinali.
Affianco alla chiesa di sicuro interesse è il chiostro, che noi riteniamo uno degli angoli più suggestivi della città. Intorno al cortile infatti si sviluppa un porticato a quattro lati con archi a tutto sesto, colonnine e capitelli istoriati che creano un’atmosfera molto particolare. Nonostante sia stato rimaneggiato nel XV e XVIII secolo conserva ancora 37 dei 52 capitelli istoriati originali in marmo, che in origine era bianco. Il colore scuro che ha adesso è dovuto ad un composto colloso impermeabilizzante trasparente misto a cenere, che ossidandosi gli ha conferito quel colore scuro.
Il sito archeologico di San Lorenzo
Di fronte alla Colleggiata di Sant’Orso c’è un altro sito che merita una visita e non soltanto perché è compresa nel biglietto cumulativo. Il Sito archeologico di San Lorenzo, infatti, è l’esempio lampante di come questa zona di Aosta fu il primo centro libero del culto cristiano cittadino. Sotto l’antica chiesa del Borgo infatti sono stati ritrovati i resti di un’antica basilica paleocristiana cruciforme eretta sulle tombe dei primi martiri. Qui si possono riconoscere parti delle strutture liturgiche, i sepolcri dei primi vescovi Grato, Agnello e Gallo e altre tombe dello stesso periodo.
Cosa vedere ad Aosta: La Cattedrale di Santa Maria Assunta
Un luogo che permette di seguire l’evoluzione di Aosta dall’antichità ad oggi è senza dubbio la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Infatti l’area della chiesa, che si affaccia su quello che era l’antico foro, era sede già nel IV secolo di una domus ecclesiae. Questa era una casa privata di notevoli dimensioni adibita a spazio per il culto. usata dai cristiani prima che il cristianesimo fosse liberalizzato.
Chiari invece sono i segni delle trasformazioni che la cattedrale ha subito dall’XI secolo, quando la chiesa fu edificata, ai giorni nostri. Da fuori infatti si notano subito i due campanili quadrangolari che già all’inizio affiancavano la chiesa. La facciata invece è in stile neoclassico e copre in gran parte quella rinascimentale molto colorata. Vedendo il brillante accostamento tra affreschi e gruppi scultorei siamo rimasti perplessi sulla scelta ottocentesca di sovrapporvi una facciata abbastanza anonima.
Anche l’interno è caratterizzato dal sovrapporsi di stili ed elementi di varie epoche. A colpire subito l’occhio sono le bellissime vetrate policrome del XV secolo e il grande crocifisso del secolo precedente. Girando, però per la cattedrale, ci sono altre opere che meritano di essere viste con attenzione. Innanzitutto gli affreschi manieristi di fine ‘500 della Cappella dei baroni di Cly. Poi sicuramente gli interessanti mosaici medievali del coro raffiguranti i mesi dell’anno e animali sia reali che fantastici. Infine, prima di uscire, ti consigliamo di dedicare qualche minuto ad ammirare gli affreschi di epoca alto medievale, i primi che hanno decorato la chiesa.
Cosa vedere ad Aosta: Piazza Chanoux e le vie del centro
Il centro storico di Aosta è molto raccolto e facile da girare. Passeggiando tra le sue vie è inevitabile arrivare in Piazza Chanoux, un grande spazio da cui si diramano le principali vie della città. Al centro della piazza spicca il monumento dedicato agli alpini il quale ha come sfondo ha la facciata neoclassica del Municipio. Il palazzo ha delle ricche decorazioni sul frontone e due fontane che simboleggiano i due fiumi di Aosta: la Dora Baltea e il torrente Buthier. Il porticato, invece, ospita lo storico Caffè Nazionale che, sorto intorno al 1815, è probabilmente il locale più elegante della città. Di fianco al municipio, inoltre, sorge il settecentesco Hôtel des États, celebre per essere stato sotto i Savoia la sede del parlamento locale, il Conseil des Commis.
Il resto del centro storico di Aosta permette di immergersi nel fascino discreto della città e di rilassarsi facendo shopping o cercando qualche souvenir. Ti consigliamo di cercare in qualche via meno battuta le botteghe artigiane più autentiche e di acquistare qualche oggetto in legno. Noi abbiamo deciso di comprare la tradizionale coppa dell’amicizia dai cui beccucci si beve, in compagnia di amici e parenti, il caffè alla valdostana (Caffè e grappa).
Cosa vedere ad Aosta: l’Area Megalitica di Saint Martin de Corléans
Un altro luogo che abbiamo scoperto essere molto interessante da vedere ad Aosta è l’Area Megalitica di Saint Martin de Corléans. Questo giacimento, dove nel 1969 furono ritrovati dei resti archeologici preistorici, si trova poco fuori dal centro e oggi è sede di un museo super-moderno. Anche per chi non ama particolarmente la preistoria, come noi, le strutture costruite intorno a questo antico sito megalitico rendono piacevole e interessante la visita.
Il percorso permette di scoprire sia molte delle strutture megalitiche sia moltissimi dei reperti che sono stati ritrovati e a fare letteralmente un salto nel passato. Infatti scendendo di sei metri sotto terra si scopre che quest’area non era soltanto un allineamento di menhir e stele antropomorfe o una semplice necropoli dolmenica. In realtà era anche un’area sacra destinata a essere sede di ricorrenti manifestazioni legate al culto e alla sepoltura. Inoltre per sottolineare l’eccezionalità di questo sito ti aggiungiamo che è l’area megalitica coperta più grande d’Europa!
Cosa Mangiare ad Aosta
Come diciamo sempre, per conoscere realmente l’anima di una città bisogna assaggiarne i piatti tipici. Anche per Aosta non abbiamo mai mancato di fare visita ai ristoranti tipici del centro e rifarci il palato con i gustosi piatti della tradizione valdostana. Se anche tu sei interessato, prova a seguire i nostri consigli culinari. Siamo sicuri che non te ne pentirai. In primis ti invitiamo a provare le Chnéfflene, delle palline di pasta fatta in casa con latte e farina che vengono conditi con cipolla e burro o con la fonduta. Come primo molto rustico ti consigliamo anche di assaggiare la Seupa de grì, una minestra di maiale, orzo e verdure tipica delle vallate alpine.
I secondi vedono come protagonista, oltre alla famosa cotoletta alla valdostana, farcita con prosciutto cotto e fontina e fritta nel burro, anche la Carbonade. Questa è carne bovina salata, cotta con lardo e aglio e insaporita da una salsa a base di vino e farina. Da abbinare a questi piatti è consigliato un Petit Rouge d.o.c, un vino rosso autoctono riconoscibile per il suo intenso colore rubino.
Ora che conosci cosa mangiare e cosa vedere ad Aosta in un giorno non ti resta che decidere il giorno della tua visita!
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