Breve guida per godersi al meglio la visita alla residenza sabauda del Roero
Ti trovi nel Roero e vorresti visitarne i luoghi più belli? Allora leggi e scopri le bellezze che puoi ammirare durante una visita al Castello di Govone!
Risalendo la Valle Tanaro che divide il Roero dalle Langhe si può scorgere in alto il Castello di Govone. La sua posizione fu scelta nel medioevo per controllare il territorio circostante che faceva da confine tra i territori di Asti e Alba. La sua fondazione si ebbe prima dell’anno 1000, quando si costruì una fortezza con bastioni. In seguito alla fine del XVII secolo i Conti Solaro decisero di far costruire una residenza in linea con i canoni di bellezza del periodo. Affidarono dunque il progetto ad uno degli architetti più famosi dell’epoca, Guarino Guarini, che la rese una delle residenze piemontesi più belle. Ad essere precisi il Guarini non vide la fine dei lavori. Infatti vennero portati a termine circa un secolo dopo da Benedetto Alfieri che ne seguì i progetti con qualche ovvia variante.
A fine ‘700 ne divennero proprietari i Savoia e nell’800 su volere di Re Carlo Felice e la moglie Cristina venne completamente ristrutturato. Assieme alla ristrutturazione venne aggiunto anche un lussuoso giardino all’italiana che affaccia sulla valle sottostante.
Dal 1997 è entrato a far parte dei siti Unesco insieme alle altre residenze della Casa Savoia.
Dopo questa breve introduzione andiamo a scoprire tutto ciò che puoi vedere durante una visita al Castello di Govone.
Informazioni utili
Prima di passare alla descrizione del Castello volevamo dare alcune informazioni utili che possono agevolare di molto la visita.
Innanzitutto ai piedi della collina del castello, per chi giunge in auto, c’è un ampio parcheggio che è collegato all’ingresso da un breve sentiero in salita. Per chi è portatore di handicap motori è possibile essere accompagnato con l’auto fino a davanti l’ingresso. Purtroppo per i disabili non è possibile ancora visitare gli interni. Infatti sono presenti barriere architettoniche (gli scaloni interni) non ancora superabili con ascensori o montascale. Tuttavia il parco e il giardino non hanno di questi problemi e permettono la visita a tutti.
Il Castello è aperto da Marzo a Dicembre dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Il prezzo del biglietto è di 5 euro per gli adulti, di 4 per gli over 65 e gratuito fino ai 14 anni. Per gli altri sconti e ingressi gratuiti controlla qui.
Per chi volesse informazioni più dettagliate durante la visita consigliamo di scaricare l’applicazione del castello da Google Play e App Store. Inquadrando i vari Qr code sui pannelli esplicativi di ogni stanza si possono sentire le spiegazioni per ogni singola stanza. Un’audioguida gratuita e semplice da usare.
Visita al Castello di Govone: L’esterno e i giardini
Prima di entrare all’interno, una visita al Castello di Govone inizia ammirando la bellezza della sua facciata barocca. Essa ti accoglie, affiancata da due avancorpi in mattone, con un elegante scalone di marmo a quattro rampe finemente decorato. A sorreggerlo due imponenti telamoni che insieme ai bassorilievi furono portati dalla Reggia di Venaria per abbellire ancora di più il castello.
Attorno alla costruzione sono presenti un parco all’inglese e un bel giardino pensile. Il parco nacque per volere del Re Carlo Felice e segue la moda dell’epoca che voleva il libero utilizzo di piante e altri elementi naturali senza schemi geometrici. In ogni momento dell’anno questo spazio offre colori e profumi eccezionali. Prima I tulipani e le perviche fioriti in primavera, poi il verde delle chiome degli ippocastani, delle querce e dei platani in estate e infine il loro foliage autunnale. Un vero spettacolo.
Il giardino pensile invece è precedente ed è decorato da una serie di siepi di bosso e da vialetti che confluiscono verso una fontana centrale. Dal giardino si può ammirare uno splendido panorama sulle Langhe e sulla valle Tanaro.
Visita al Castello di Govone: gli appartamenti reali
La vera e propria visita al Castello di Govone però inizia quando si varca il portone d’entrata e si salgono le scale. Si arriva alla Galleria del Priore che fa da anticamera agli Appartamenti Reali. Perché si parla di appartamenti e non appartamento al singolare? Devi sapere che le famiglie nobili erano solite avere appartamenti separati per marito e moglie e così è anche qui. Questi sono formati da Camera di Parata, Camera di Udienza, Camera da Letto e ambienti privati e di servizio.
In entrambi si possono ammirare i bellissimi affreschi di tema mitologico dipinti da Andrea Piazza e Carlo Pagani oltre che ai mobili superstiti dell’epoca. Una cosa curiosa che si nota è che gli Appartamenti della Regina e gli Appartamenti del Re sono collegati da una porta che affaccia direttamente sulla camera da letto del Re.
Visita al Castello di Govone: il Salone d’Onore
Il Salone d’Onore era l’ambiente più importante del Castello. Questa sua importanza si nota dal fatto che sia al centro della planimetria del piano nobile. L’ambiente è molto spazioso, ma è reso ancora più arioso dalle belle decorazioni a trompe-l’oeil che riproducono finti colonnati e statue di ispirazione classica. Tra queste illusioni architettoniche viene raccontato il mito di Niobe che fu punita dagli dei per la sua troppa superbia.
A catturare l’occhio però è l’affresco della volta che rappresenta l’Olimpo dove sono raffigurati Latona e i figli Apollo e Diana. La scelta di questo tema fu direttamente fatta dal re Carlo Felice che durante un viaggio a Firenze rimase incantato dal gruppo scultoreo che ritraeva i tre personaggi.
Le decorazioni del salone si devono ai pittori Luigi Vacca e Fabrizio Sevesi negli anni venti dell’800.
Le Sale Cinesi
Nel percorso di visita al Castello di Govone rimangono in fondo, ma probabilmente ne sono il pezzo forte. Le Sale Cinesi infatti sono davvero spettacolari e solo loro meritano il prezzo del biglietto. Queste stanze erano adibite ad ospitare i principi e le principesse che erano in visita a corte. Le pareti sono ornate seguendo la moda dell’epoca che amava molto i temi orientali ed esotici. Molto spesso si trovano in molti palazzi nobiliari delle riproduzioni di carte da parati cinesi. Qui invece puoi ammirare degli originali provenienti direttamente dall’estremo Oriente e decorate da artisti cinesi.
In particolare sono interessanti e abbastanza rari da vedere in Occidente i quattro cicli di lavorazione dei prodotti cinesi più famosi: la seta, il tè, la porcellana e il riso. Le varie scene inserite in sfondi di genere sono molto curate e precise e spiegano con dovizia di particolari i vari passaggi di lavorazione dei quattro prodotti simbolo del paese orientale.
Molto particolari sono anche le rappresentazioni di fiori e uccelli che si possono ammirare nella Sala da Parata e nel Gabinetto.
Ora che hai un’idea di cosa puoi vedere non ti resta che decidere il giorno della tua visita al Castello di Govone.